Porta Portese

Fu costruita in concomitanza delle Mura gianicolensi, ampliamento delle Mura Leonine a difesa del Gianicolo, voluto da papa Urbano VIII Barberini nel 1644, dall’architetto Marcantonio De Rossi. Al momento dell’inaugurazione, però, Urbano VIII era morto, e fu Innocenzo X Pamphilj, che impose il proprio stemma sulla porta.

L’aspetto generale è comunque quello di una porta incompiuta e con uno stile piuttosto lontano dai canoni tradizionali, con le nicchie vuote ai lati del fornice, le maestose colonne che sorreggono una sorta di balconata anziché un cammino di ronda merlato e priva, tra l’altro, delle classiche torri laterali.

Dalla porta inizia la via Portuense, la via che reca a Porto, la località alla foce del Tevere, vicino Ostia che aveva sostituito quest’ultima come porto per i rifornimenti della città di Roma. Con l’avanzamento della linea del mare, Porto è stata sostituita da Fiumicino.

Presso Porta Portese era allocato (all’interno delle mura per ragioni daziarie) il porto fluviale principale di Roma, detto, proprio per ciò, “Ripa Grande”. Oltre la porta (per le stesse ragioni daziarie, ovvero perché i materiali destinati ai cantieri pontifici non dovessero pagare dazio, al contrario delle merci destinate alla città), venne costruito a metà del Settecento l’arsenale pontificio.

Con la costruzione dei muraglioni, del porto non restò che il nome, che designa il tratto di Lungotevere tra il San Michele e la rampa lungo il fiume.

Il complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, trasformato e utilizzato solo in parte come carcere minorile fino al 1938, rimase abbandonato e andò sempre più in rovina fino al 1969, quando iniziò il lungo restauro che ha portato l’intero complesso ad ospitare molti uffici del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività Culturali): due direzioni generali, l’Istituto centrale per il catalogo e la documentazione e la scuola di alta formazione, i laboratori di restauro, il laboratorio di fisica e la biblioteca dell’Istituto superiore per la conservazione ed il restauro.

Il mercato di Porta Portese

Nacque così, come mercato delle pulci, quello che è oggi il più famoso e frequentato mercato non alimentare romano.

Questo storico mercato, dall’aria pratica e popolare, tipicamente romana, che si sveglia di domenica mattina intorno alle 6:00 e ripiomba nel suo settimanale sonno intorno alle 14:00, conta quasi un migliaio di espositori e si estende, partendo dalla Porta omonima, in un’area compresa tra piazza Ippolito Nievo, via Ettore Rolli e Viale Trastevere.

Background di film quali Ladri di biciclette (Vittorio De Sica) e I soliti ignoti (Mario Monicelli),

la visita domenicale a Porta Portese, è ancora uno svago popolare amato da romani e turisti, come testimonia l’omonimo brano musicale degli anni settanta del cantautore Claudio Baglioni: “C’e’ la vecchia che ha sul banco la foto di Papa Giovanni lei sta qui da quarant’ anni o forse più.”